YouTube: grandi cambiamenti.

YouTube sta introducendo una molte enorme di cambiamenti sulla sua piattaforma, di cui ogni creatore di contenuti deve tener conto.

Ce ne inizia a parlare il grande Giorgio Tave in questa puntata del suo podcast che ti consiglio di ascoltare e, ulteriormente,
sottoscrivere per ricevere le notifiche dei rilasci futuri.

Clicca qui sotto per ascoltarla 👇

https://www.spreaker.com/user/giorgiotaverniti/youtube-nel-futuro-una-rivoluzione-dagli

Iscriviti al blog per non perdere i futuri rilasci, al canale YouTube di fare l’avvocato é bellissimo e di avvocati dal volto umano, agli account Instagram e TikTok.

👉🎯 vuoi migliorare la tua pratica di avvocato? whatsapp 0️⃣5️⃣9️⃣ 7️⃣6️⃣1️⃣9️⃣2️⃣6️⃣ per prenotare la tua call gratuita per saperne di più senza impegno sul coaching di «fare l’avvocato é bellissimo» 👍

Puntata 34 di avvocati e mac.

Ti segnalo questa puntata del podcast di «avvocati e mac» di Filippo Strozzi che, nonostante sia un Reggiano (😂), é molto bravo e conduce un podcast interessante.

La puntata si intitola «ripensare il funzionamento e l’organizzazione dello studio legale» ed in essa Filippo inizia a parlare di come sia possibile ripensare alla professione di avvocato ragionando innanzi tutto su quali sono i punti di attrito.

Naturalmente, questo episodio non è solo per chi usa Mac, ma per tutti gli avvocati.

Ti consiglio di ascoltare la puntata e valutare di iscriverti al podcast per essere aggiornato dei futuri nuovi contenuti.

http://avvocati-e-mac.it/podcast/34

👉🎯 vuoi migliorare la tua pratica di avvocato? whatsapp 0️⃣5️⃣9️⃣ 7️⃣6️⃣1️⃣9️⃣2️⃣6️⃣ per prenotare la tua call gratuita per saperne di più senza impegno sul coaching di «fare l’avvocato é bellissimo» 👍

Content marketing Italia: puntata 205.

Stamattina ho trovato una nuova puntata di CMI, un podcast formalmente chiuso alla puntata 200 ma in cui ogni tanto a sorpresa appaiono nuove puntate extra.

Ti consiglio di ascoltare e scaricare la nuova puntata, sul content marketing come sistema operativo del marketing, come sempre utile e stimolante.

Ti consiglio, inoltre, di seguire l’autore, Alessio Beltrami, che é bravissimo e un vero guru del contentmarketing, c’è anche un suo libro che parimenti é raccomandabile.

Scrivo questo post nel bel mezzo di una sospensione demenziale per alcuni giorni da facebook, con la conseguenza che mi potrai leggere solo tu che sei abbonato al blog o ci sei arrivato tramite google.

Sono sempre più convinto che i blog resteranno fondamentali per sempre, sicuramente sono meno immediati e facili da leggere di un social, ma se si ha la pazienza di curare le proprie fonti e la propria strategia di lettura sono l’unico sistema che ti può garantire di avere i contenuti che ti servono invece di quelli che ti vogliono mostrare gli altri.

Ascolta la nuova puntata di Alessio.

Iscriviti a tutte le risorse del brand “Fare l’avvocato é bellissimo”.

Chiama il numero 059761926 per prenotare la tua chiamata gratuita per saperne di più sul mio coaching per avvocati.

Dispositivi Apple: aggiornamento da fare subito.

Ti consiglio di fare subito l’aggiornamento, sembra una falla di sicurezza piuttosto grave.

«Tutti i dispositivi più recenti di Apple sono esposti al problema, che permette anche un hacker di prendere il controllo completo del dispositivo»

http://corriere.it/tecnologia/22_agosto_19/iphone-ipad-mac-aggiornare-subito-apple-rilascia-aggiornamento-sicurezza-grave-falla-c3290257-9fcf-4ef5-af51-044e48d3cxlk.shtml?refresh_ce

10 cose su vendere on line.

1) La prima cosa da dire é che vendere online non è quasi per niente diverso dal vendere off line: valgono più o meno le stesse
considerazioni e le stesse regole.

2) Piuttosto, la possibilità di vendere on line ha facilitato molte cose: puoi comunicare molto più agevolmente col pubblico dei tuoi potenziali clienti, da un lato; inoltre, dall’altro, puoi raggiungere, grazie alla logistica, molte più persone di quelle che potevi contattare prima.

3) La vendita, alla sua base, rimane un fenomeno emozionale: nessuno compra per motivi logici la cosa più conveniente, tutti comprano la cosa che piace loro di più o dal venditore con cui sono più in risonanza.

4) Te lo ribadisco, perché è bene che te lo metti in testa per bene: nelle vendite, come in qualsiasi cosa della vita, la ragione sceglie, ma l’emozione decide.

5) La prima vendita non ti serve mai per incassare dei soldi, ma per creare un cliente. Capisci la differenza?

6) Quando crei un cliente, stai gettando le basi di un business ricorrente, basato su persone che, una volta entrate nella tua orbita, periodicamente comprano da te – questo è fondamentale per la sostenibilità di ogni business.

7) Il «business forense» purtroppo difetta in larga parte del requisito della ricorrenza: questo lo rende più arduo di altri.

8) Per vendere devi fare marketing. Per fare marketing devi fare leadgeneration. Per fare lead generation devi creare dei contenuti: blog post, puntate di podcast, video, altro (contentmarketing).

9) Questa catena, che sembra la fiera dell’Est, é l’unica che funziona. Ti spiegherò meglio in un prossimo post, adesso l’importante è che inizi a produrre contenuti in cui parli del tuo lavoro, come lo fai tu in modo diverso dai tuoi concorrenti e per quali motivi le persone dovrebbero comprare da te piuttosto che dagli altri.

10) Se non hai voglia di parlare del tuo lavoro, di come lo fai, dei «trucchetti» per affrontarlo meglio, allora vuol dire che il tuo lavoro non ti piace e dovresti seriamente considerare di cambiarlo. Non scherzo su questo, pensaci molto bene perché è molto
significativo.

(l’eventuale condivisione é sempre gradita…)

10 cose sui podcast search-based.

1) É un podcast, che, come dice la parola, viene aggregato sulla base di una parola chiave scelta da te, mettendo insieme tutte le €puntate di qualsiasi podcast che contengono quella parola chiave nel titolo o nelle note dell’episodio.

2) Non è quindi un vero e proprio podcast, ma una specie di raccolta permanente tenuta insieme dalla tua applicazione di ascolto di podcast, che ricorda le “smart folder” della posta elettronica.

3) Siccome il mondo dei podcast é un po’ catecombale, nel senso che é più nascosto rispetto agli altri contenuti disponibili in rete, i podcast search-based sono un eccellente sistema per trovare e continuare a trovare non solo puntate, ma anche podcast interessanti.

4) Metti per esempio che ti interessi il mondo giuridico e forense: puoi creare un podcast search-based con la parola chiave «avvocati»: verranno così raccolte tutte le puntate di tutti i podcast pubblicati che contengono questa parola.

5) Il tuo podcast search-based «avvocati» sarà poi aggiornato ogni giorno, così vedrai tutte le nuove puntate appena rilasciate e i nuovi podcast appena creati di argomento forense – potrai ascoltare le puntate che trovi interessanti e iscriverti ai nuovi podcast, sempre se li trovi degni di esser seguiti.

6) L’unica applicazione che conosco che consente di creare podcast «virtuali» o smart search-based é podcastaddict per android; se ne conosci altre, fammelo sapere nei commenti.

7) Ogni podcast, compresi quelli virtuali, di podcast addict può essere collegato alla home page del telefono, in modo da poter essere aperto con un singolo tap in modo diretto.

8) Di solito, tutti i podcast vengono aggiornati una volta al giorno: aggiornare significa che la applicazione di ascolto va online per vedere se ci sono nuove puntate per ognuno dei podcast cui sei iscritto – per questo é importante iscriverti ai podcast che ti piacciono, così automaticamente ricevi tutte le nuove puntate man mano pubblicate.

9) Dopo l’aggiornamento, l’applicazione di podcast apre una notifica con l’elenco di tutte le puntate nuove, così puoi ascoltare quelle che, dal titolo, pensi che ti possano interessare.

10) Un podcast search-based può essere essere impostato per il download automatico di ogni nuova puntata, utile per scopi di backup o se si ascoltano i podcast in zone in cui non è disponibile la connessione.

🔥👉 Ti é piaciuto il post? 1️⃣Iscriviti adesso al blog per ricevere tutti i post futuri e 2️⃣ condividi il post in tutti i modi che preferisci.

18 cose sui podcast.

1) Non è certo l’etimo della parola podcast, la versione che mi piace di più é quella che lo spiega come acronimo di personal on demand, in contrapposizione a broadcast.

2) La “vecchia” radio infatti é un broadcasting, mandato in onda per tutti in un determinato momento della giornata, che se vuoi devi ascoltare appunto al momento della trasmissione, mentre il mondo del podcast può essere video come una gigantesca collezione di programmi radiofonici registrati che puoi ascoltare quando vuoi.

3) É un po’ come la differenza tra vecchia televisione analogica e il mondo attuale dello streaming, quello di netflix per capirci: anche nel mondo dell’audio si è passati dalla radio generalista allo streaming di puntate podcast.

4) Il mondo dei podcast é disorientante all’inizio perché è
«distribuito»: non esiste un unico server o sito, come ad esempio per i video di youtube, ma un sito principale, affiancato poi da una serie secondaria di modalità ulteriori con cui poter ascoltare un podcast.

5) Il mio podcast, ad esempio, lo trovi nel suo sito principale blog.solignani.it, ma puoi ascoltarlo anche dentro a spotify, google podcast, apple podcast e così via – così quasi tutti gli altri podcast hanno una base su di un sito preciso, collettivo come spreaker, o individuale, poi si possono ascoltare in molti altri modi.

6) La tecnologia alla base dei podcast é quella dei feed RSS, questo significa che puoi seguire un podcast anche con un aggregatore come inoreader (su questo, leggi il post dedicato che trovi nell’archivio del blog), anche se una applicazione dedicata é a mio giudizio preferibile.

7) Il vantaggio dei podcast rispetto ai video é ovviamente che puoi ascoltarli anche mentre stai facendo altre cose come ad esempio guidando, riordinando la casa, cucinando cose di routine e così via…

8) La miglior applicazione per ascoltare i podcast su android é podcastaddict, mentre nel mondo apple conviene usare l’applicazione nativamente presente su macos e ios che si chiama semplicemente «podcast». Naturalmente si possono usare anche spotify e altre applicazioni, c’è solo l’imbarazzo della scelta.

9) La «italosfera» del podcasting é già piena di contenuti
estremamente interessanti; anche se nel mondo anglosassone ci sono probabilmente cento volte le cose che ci sono in Italiano, ti stupirai di vedere quanti podcast ci sono, anche per argomenti di nicchia, e quanto siano ben fatti.

10) Attualmente, ho un solo podcast, che si chiama «radio solignani: avvocati dal volto umano», dedicato a rispondere a domande di utenti e a riflessioni generali sul mondo della pratica legale, ma presto ne aprirò altri, sempre col prefisso «radio solignani», dedicati alle altre cose che faccio come il counseling, il coaching per avvocati, la difesa dei non vaccinati e così via.

11) Il mio podcast era nato come podcast puro, registrato
originariamente solo come audio, mentre adesso le puntate sono spesso la versione audio di video registrati per YouTube o tiktok, così come avviene per molti altri podcast, per dare la possibilità di seguire gli stessi contenuti a chi preferisce ascoltare piuttosto che guardare.

12) Una funzionalità molto interessante, che personalmente uso moltissimo, delle applicazioni per ascoltare i podcast, é quella di poter aumentare la velocità di riproduzione: é molto raro che ascolti cose a velocità normale, spesso ascolto a velocità raddoppiata, come minimo aumentata a 1,25 – riesco a concentrarmi meglio e le puntate sono meno noiose.

13) Per trovare podcast ed episodi su cose che ti interessano, puoi usare la funzione di ricerca dentro alla tua applicazione di ascolto, abbonandoti poi ai podcast che trattano le cose che più ti piacciono, in modo da ricevere una notifica ogni volta che esce una nuova puntata.

14) Le puntate che più ti interessano, o comunque se credi anche tutte le puntate di un determinato podcast, puoi salvartele in locale, per essere sicuro di poterle sempre riascoltare, anche se in ipotesi il podcast fosse rimosso dal suo autore.

15) Con applicazioni quali dropsync puoi persino sincronizzare le puntate che hai salvato in locale con dropbox, in modo da metterle al sicuro nella cloud e in eventuali repliche su altre macchine. .

16) Puoi anche creare un podcast search-based: uno smart podcast composto al volo di tutte le puntate di tutti i podcast che contengono una determinata parola chiave nel titolo – su questo, vedi il video che ho pubblicato nel mio account TikTok di «fare l’avvocato é bellissimo».

17) Inizia subito a giocare con il mondo dei podcast: installa podcast addict, se hai android, o podcast, se hai un dispositivo apple, comincia a cercare i podcast che ti potrebbero interessare e iscriviti a quelli che ti ispirano.

18) Per iscriverti al mio podcast, cerca «solignani» e iscriviti per ascoltare le vecchie puntate e ricevere automaticamente quelle nuove. Ogni tanto ripeti la ricerca con la stessa chiave, troverai i podcast nuovi che avrò creato.

🔥👉 Ti é piaciuto il post? 1️⃣Iscriviti al blog per ricevere tutti i post futuri e 2️⃣ condividi il post in tutti i modi che preferisci. Sei il benvenuto/a!

11 cose sulla mia presenza e i miei contenuti su tiktok.

1) É un social che sto sperimentando molto ultimamente, che consente possibilità espressive diverse da quelle di altre piattaforme, possibilità che considero interessanti, ad esempio puoi rispondere con un video ad un commento.

2) É estremamente informale, ovviamente i video migliori e più cliccati sono ben curati, ma puoi fare video anche in auto, seduto alla scrivania, al mare, come tipicamente faresti col semplice cellulare; anche questo incrementa molto le possibilità di
espressione.

3) Una cosa che non mi piace di TikTok é il supporto limitato agli hashtag: puoi solo aggiungerli ai preferiti, ma non puoi seguirli come invece puoi fare, ad esempio, su Instagram e persino LinkedIn; immagino questo rilevi per la cernita dei video contenuti nella sezione «per te», ma così si lascia troppo potere all’algoritmo e troppo poco agli utenti.

4) É comunque consigliabile a tutti gli avvocati e altri
professionisti o imprenditori iniziare a sperimentarlo e a vedere come i loro concorrenti lo usano; ci sono anche profili di tiktoker che insegnano ad usare al meglio la piattaforma.

5) Ho creato tanti profili quante sono le cose che faccio. Anche nei social occorre creare risorse omogenee, evitando i profili personali dove si infila di tutto, in modo che i lettori possano scegliere cosa seguire in base ai loro interessi – un po’ come avveniva nell’editoria tradizionale, dove ogni editore era specializzato in qualcosa, poi usava, ulteriormente, la strutturazione in «collane».

6) tsolignani é il mio account personale, quello eterogeneo dove metto tutto quello che non ha una collocazione specifica.

7) avvocatidalvoltoumano é quello in cui rispondo alle domande degli utenti su temi giuridici e in modo divulgativo – se ti interessano queste cose da privato, se hai un’azienda o sei un avvocato, iscriviti ora, ti sarà molto utile.

8) farelavvocatoebellissimo é l’account del mio coaching per avvocati: se sei un avvocato e vuoi migliorare la tua pratica, seguilo, non perdertelo…

9) terredellanima é il profilo dedicato al counseling, al momento ci sono ancora pochi contenuti, ma ho già programmato la pubblicazione di molte cose interessanti.

10) lalucedegliarcani é infine il canale dedicato al gioco dei tarocchi 🎴.

11) Presto aprirò altri canali per le altre cose che faccio e di cui mi interesso, intanto segui quelli che ti ho elencato che sono di tuo interesse, anche per capire meglio come funziona la piattaforma.

Creare un podcast search-based con podcast addict.

Un nuovo video in cui ti spiego come creare un podcast di tipo «smart», basato cioè su specifici criteri di ricerca o parole chiave, con l’applicazione per android podcast addict.

Supponi ad esempio di voler raccogliere e ascoltare tutte le puntate di qualsiasi podcast in cui é menzionata la parola avvocati…

É proprio quello che puoi fare con un podcast search-based: lo crei, poi si aggiornerà automaticamente aggiungendo tutte le future puntate rilasciate, da qualsiasi podcast, che contengono le tue parole chiave.

Iscriviti al blog e al canale YouTube di «Fare l’avvocato è
bellissimo» per ricevere gratuitamente contenuti come questo.

https://bit.ly/3cXW6Xr

👉🎯 vuoi migliorare la tua pratica di avvocato? whatsapp 0️⃣5️⃣9️⃣ 7️⃣6️⃣1️⃣9️⃣2️⃣6️⃣ per maggiori informazioni 👍

10 cose sulla posta elettronica.

1) É un metodo di comunicazione asincrono: un soggetto scrive all’altro, che risponde solo in seguito, non c’è dunque comunicazione contemporanea o in tempo reale.

2) É una forma di comunicazione scritta e per molte persone comunicare per iscritto é notevolmente più difficile che farlo oralmente.

3) In quanto messaggistica asincrona scritta, taglia fuori tutta la parte di comunicazione non verbale – tono della voce, atteggiamento e postura del corpo, sguardo, gestualità, ecc. – e ciò la rende ancora più inefficiente.

4) É inaffidabile, basandosi su protocolli molto vecchi e non certificati, salvo il caso della PEC, andando incontro a problemi tecnici spesso non ricostruibili o comprensibili che interrompono la comunicazione.

5) Oltre all’inaffidabilità tecnica intrinseca, la comunicazione tramite mail spesso non funziona per via degli errori o della scarsa accuratezza dei filtri antispam (falsi positivi).

6) Presenta problemi di riservatezza seri e gravi nel momento in cui si utilizza una casella di posta «gratuita», come gmail, in realtà scandagliata e indicizzata dal fornitore del servizio, tanto che a mio giudizio questi casi d’uso, se l’utente é un avvocato, sono
incompatibili col segreto professionale e con le normative sul trattamento dei dati personali nella relazione professionista – cliente.

7) Può essere utilizzata in modo abbastanza efficace per la
trasmissione di documenti in allegato: in tali casi, tuttavia, é buona norma accompagnare l’invio da una richiesta di conferma o da una telefonata, anche da parte del personale amministrativo, sempre per conferma del ricevimento.

8) Da questo punto di vista, la mail si presenta come la versione evoluta del fax, rispetto al quale consente di inviare anche files editabili e non solo immagini statiche.

9) In molte più situazioni di quel che si potrebbe pensare, a causa della mancata presa di consapevolezza dei suoi limiti come strumento, l’uso della mail comporta il realizzarsi di una comunicazione più lunga temporalmente (time-consuming) e meno efficace quanto al risultato finale rispetto all’uso di mezzi alternativi di tipo sincrono come il telefono: con una telefonata di 5 minuti si sarebbe realizzata prima e con miglior risultato la comunicazione fatta spendendo molto più tempo tramite mail.

10) É bene che ogni persona che sta per spedire una mail si chieda sempre, prima di iniziare a scrivere, quanto segue: «Potrei comunicare questa cosa e in questa situazione sia in modo più efficace che più rapido con il telefono o una riunione zoom o altro?».

👉🎯 vuoi migliorare la tua pratica di avvocato? whatsapp 0️⃣5️⃣9️⃣ 7️⃣6️⃣1️⃣9️⃣2️⃣6️⃣ per maggiori informazioni 👍