10 cose su vendere on line.

1) La prima cosa da dire é che vendere online non è quasi per niente diverso dal vendere off line: valgono più o meno le stesse
considerazioni e le stesse regole.

2) Piuttosto, la possibilità di vendere on line ha facilitato molte cose: puoi comunicare molto più agevolmente col pubblico dei tuoi potenziali clienti, da un lato; inoltre, dall’altro, puoi raggiungere, grazie alla logistica, molte più persone di quelle che potevi contattare prima.

3) La vendita, alla sua base, rimane un fenomeno emozionale: nessuno compra per motivi logici la cosa più conveniente, tutti comprano la cosa che piace loro di più o dal venditore con cui sono più in risonanza.

4) Te lo ribadisco, perché è bene che te lo metti in testa per bene: nelle vendite, come in qualsiasi cosa della vita, la ragione sceglie, ma l’emozione decide.

5) La prima vendita non ti serve mai per incassare dei soldi, ma per creare un cliente. Capisci la differenza?

6) Quando crei un cliente, stai gettando le basi di un business ricorrente, basato su persone che, una volta entrate nella tua orbita, periodicamente comprano da te – questo è fondamentale per la sostenibilità di ogni business.

7) Il «business forense» purtroppo difetta in larga parte del requisito della ricorrenza: questo lo rende più arduo di altri.

8) Per vendere devi fare marketing. Per fare marketing devi fare leadgeneration. Per fare lead generation devi creare dei contenuti: blog post, puntate di podcast, video, altro (contentmarketing).

9) Questa catena, che sembra la fiera dell’Est, é l’unica che funziona. Ti spiegherò meglio in un prossimo post, adesso l’importante è che inizi a produrre contenuti in cui parli del tuo lavoro, come lo fai tu in modo diverso dai tuoi concorrenti e per quali motivi le persone dovrebbero comprare da te piuttosto che dagli altri.

10) Se non hai voglia di parlare del tuo lavoro, di come lo fai, dei «trucchetti» per affrontarlo meglio, allora vuol dire che il tuo lavoro non ti piace e dovresti seriamente considerare di cambiarlo. Non scherzo su questo, pensaci molto bene perché è molto
significativo.

(l’eventuale condivisione é sempre gradita…)

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Avvocati e letteratura.

«Un bravo avvocato deve sempre avere un libro sul comodino, perché il mondo dell’immaginario è più simile alla realtà di quanto pensiate. I romanzi aprono la mente e facilitano la comprensione delle storie rocambolesche che vi racconteranno i vostri clienti. L’avvocato che non ama la letteratura diventa arido e non sarà mai bravo.» (Simonetta Agnello Hornby)