Per la prima volta dopo tanti anni, il mio mac di studio non supporta l’aggiornamento all’ultima versione di macos, monterey.
Devo restare, forzatamente, con bigsur.
Poco male.
La cosa in realtà è significativa della longevità di un mac, specialmente in ambienti professionali o comunque «di produzione».
Il mio mac di studio é un air da 11 pollici che utilizzo collegato ad un display esterno apple thunderbolt.
Questo display mi fornisce in realtà una vera e propria docking station per il portatile, che, una volta agganciato, é collegato: – alla rete ethernet o lan;
– al disco esterno dove vengono fatti i backup;
– a varie periferiche tra cui il ricevitore della trackball.
Con questa configurazione, che attualmente non è più disponibile in commercio, perché apple non produce più un monitor del genere, collegabile in questo modo con i mac odierni, hai il meglio di due mondi: portatile leggerissimo e ridottissimo che puoi mettere in uno zaino e portare con te, potente computer desktop quando appunto lavori alla scrivania.
Si tratta appunto di un sistema che era configurabile anni fa e che non è purtroppo riproducibile con le offerte attuali e che dunque non solo ha conservato la sua validità negli anni ma anche per certi versi una sua superiorità rispetto alle scelte possibili oggi.
Tutto questo hardware é con me dal 2013.
Tra poco, insomma, saranno nove anni.
L’unica cosa che ho dovuto farci é stato cambiare la batteria dell’Air perché a un certo punto si era gonfiata e il mac si era ovalizzato.
Sfido chiunque a trovare un PC ancora al lavoro in ambiente di produzione dopo nove anni.
Tra l’altro con configurazioni così originali e talmente innovative ancora oggi da non avere alternative sul mercato.
Tra l’altro ancora con un hardware che potrei rivendere in qualsiasi momento realizzando bene, nonostante i tanti anni passati, proprio perché come già detto più volte a livello di prodotti nuovi non esiste nulla del genere.
A casa ho molti altri mac:
– un iMac da 27;
– un macbook da 12 – il mio mac preferito di sempre;
– un Air da 13 con m1
– un vecchio mini che tengo per simpatia e sul quale ormai non gira quasi più niente.
Il più veloce é ovviamente l’air con m1, ma il mio vecchio Air da 11, con un vecchissimo processore intel, non è tanto da me e, per il lavoro tipico di un avvocato, si usa ancora altrettanto bene.
Immagino abbia ancora altri quattro anni almeno di utilizzo pacifico, forse anche qualcuno di più.
Su queste premesse, é facile capire che non è vero quel che si ritiene comunemente, cioè che i mac siano «belli, ma costino di più».
All’esatto opposto, i mac costano molto meno dei PC, considerato quanto durano e quanto valore racchiudono in termini di robustezza, configurabilità, piacere di utilizzo.
Per questo, e per tanti altri motivi, ai miei coachee della
solignanilawacademy consiglio sempre di scegliere mac e di lasciare perdere i pc.
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