Usare un aggregatore per le newsletter.

Per evitare di continuare a ricevere newsletter nella tua inbox, finendo regolarmente per evitare di leggerle anche quando contengono argomenti che per te sarebbero interessanti, puoi utilizzare un aggregatore come Inoreader, di cui ho parlato in questo precedente post

Tra le funzioni disponibili su Ino, infatti, c’è anche quella di creare un indirizzo mail apposito da iscrivere poi alla newsletter che si desidera ricevere in modo da non avere la stessa ancora mescolata ai messaggi mail veri e propri, ma affastellata in una apposita voce di Inoreader, pronta per essere letta quando è il momento più opportuno.

Per creare una nuova voce in Inoreader, basta aprire con un browser desktop Ino stesso e andare in basso a sinistra, cliccando su «add new», come nell’immagine sottostante.

Add new

Fatto questo, devi selezionare  il tipo di sottoscrizione tra i vari disponibili, scegliendo ovviamente «Newsletter» (ultimo in fondo).

Scelta tipo sottoscrizione

A questo punto, si apre una finestra in cui devi indicare il nome della newsletter che vuoi inserire all’interno dell’aggregatore

Add newsletter

A questo punto, verrà creato un nuovo indirizzo email at inoreader.com, col nome della tua sottoscrizione, che non ti rimane che andare a iscrivere alla newsletter relativa.

Facilmente, ti verrà richiesto di dare conferma con una mail, ma questa ti arriverà direttamente dentro ad Inoreader: potrai aprire la relativa sottovoce e cliccare per conferma direttamente da là, come ho fatto io.

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Parto col Mac: cosa devo fare?

Premessa.

Come ho spiegato già in diversi post della lunga serie «aperto per ferie» – trovi gli ultimi qui e qui – quando vado in vacanza prendo con me tutto quello che mi serve per lavorare una o due ore al giorno, che è un perfetto equilibrio per me tra il bisogno di riposarmi e quello di non tornare ed essere assalito dal lavoro.

Quest’anno per fortuna che ho operato in questo modo, di ritorno dalle prime due settimane a Marcelli ho avuto l’agenda completamente murata: se non mi fossi messo avanti un minimo, sarebbe stata una «tragedia». 

Travel

Cose da fare prima di partire.

Uno o due giorni prima di partire, è bene fare qualche operazione sul Mac o comunque sul computer che ti porti dietro.

La prima cosa è fare un bel backup su un disco esterno, che puoi anche lasciare a casa, ma che ti sarà utile per ripristinare il computer in caso di problemi, resi magari anche un pelino più probabili per via del viaggio.

Su Mac, i backup si fanno egregiamente con utility come carbon copy clonereste, che fanno una copia integrale del disco, o clone: ne ho parlato qui.

Fatto il backup, che è la cosa più importante, è bene guardare gli aggiornamenti, innanzitutto partendo dal sistema operativo: è bene aggiornarlo prima di partire, trattandosi di solito di molti giga di roba.

Altre applicazioni che personalmente aggiorno prima di partire sono quelle che uso di più proprio quando lavoro da remoto, tra cui:

– quelle di videocall come zoom o skype;

– zoiper per le chiamate voip – sul voip puoi leggere anche questo post e quest’altro.

Per aggiornare le applicazioni del Mac, esiste un’utility molto interessante, di cui ti parlerò in un prossimo post, che si chiama MacUpdater, che uso regolarmente su tutte le mie macchine.

Un’ottima idea è anche quella di lasciare il Mac acceso in modo che Dropbox sincronizzi in locale tutte le modifiche operate al tuo file System o da te stesso su altre macchine o dai tuoi colleghi o dal personale, in modo da partire con il tuo Mac ben sincronizzato con i tuoi dati.

Cosa portare con te.

Il Mac che porto con me è il mio amato MacBook 12, che è perfetto per situazioni come queste, essendo leggerissimo e piccolissimo.

Oltre al Mac, prendo con me quanto segue:

– un hub usb C, necessario in quanto il MacBook 12 ha solo una porta USB tipo C;

– la mia amatissima trackball mx ergo di Logitech: io la uso anche a casa, ma in viaggio è ancora più adatta perché non sai mai su quale superficie dovrai lavorare;

– un paio di cuffie col filo: preferisco usare cuffie col mini jack perché per lavoro sono sempre le più affidabili, non voglio ritardare una call solo perché il bluetooth mi sta dando problemi o le cuffie sono poco cariche – le mie sono di qualche anno fa, tipo queste.

– un paio di cuffie BT con sistema di riduzione del rumore, da utilizzare nel caso mi trovi a lavorare in mezzo alla confusione; da questo punto di vista, consiglio sempre le Bose QuietComfort.

– naturalmente, tutto quanto serve per ricaricare queste periferiche e le altre che porterò comunque con me per uso misto o personale – a questo riguardo ti consiglio un hub USB, l’ultimo che ho comprato, apposta per quando vado via, è questo, che ha il vantaggio di fare anche da base di ricarica wireless.

Conclusioni.

Buone ferie a me e a te.

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Marsedit: cosa fare se lo apri e non c’è più nessun blog configurato.

Questa mattina ho aperto Marsedit, il software che utilizzo sul mac per scrivere i post per il blog, tra cui anche questo, e l’ho trovato completamente sconfigurato, cioè non c’era più nessuno dei miei vari blog, come se fosse stato appena installato.

Sono, grazie a Dio, riuscito a risolvere il problema, ripristinando una copia funzionante da un backup.

Backup

Marsedit salva i propri files di configurazione in due posti sul mac:

– /Utenti/tsolignani/Libreria/Application Support/Marsedit 4 – questa, tra l’altro, è la cartella che puoi sincronizzare con dropbox se vuoi tenere tutto copiato tra diversi mac

– /Utenti/tsolignani/Libreria/Group Containers/493CVA9A35.com.red-sweater – questa è la directory che si era evidentemente corretta e che ho ripristinato dal mio backup di carbon copy cloner.

È fondamentale una adeguata strategia di backup: la mancanza della stessa significa perdere ore o giorni di lavoro.

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Buon lavoro!

Come gestire gli allegati di posta nelle risposte con Apple Mail

Video per gli utenti mac che, come me, utilizzano Apple Mail.

Con macos Monterey, Apple ha introdotto una funzione interessante per la gestione degli allegati di posta elettronica nelle risposte.

Mail

A volte, infatti, serve allegare di nuovo il file che era stato originariamente allegato, come ad esempio quando si vuole aggiungere un ulteriore destinatario in copia nella risposta che si sta inviando, destinatario che non può disporre già dello stesso file, di norma.

Guarda il video per scoprire come poter fare a gestire al meglio queste situazioni:

clicca qui

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Audiolibri: tutorial su come gestire la collezione

Raggio di sole!

 

Ho appena pubblicato, sul mio altro blog «terre dell’anima» che è la collocazione naturale per tutto ciò che riguarda i libri, un tutorial per la gestione della propria collezione di audiolibri, che credo possa essere molto utile anche per te che, come avvocato, ricerchi la crescita personale e sono sicuro ascolti molti libri

Lo trovate qui.

Iscriviti mi raccomando anche a terre dell’anima, perché è un blog bellissimo.

Un abbraccio.

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Videochiamate zoom con più di due partecipanti

Zoom è una delle piattaforme di videochiamata più utilizzate anche nella mia pratica.

Quando i partecipanti sono più di due, quindi banalmente da tre in su, la versione gratuita funziona fino a 40 minuti, trascorsi i quali la connessione viene letteralmente «troncata». 

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Per evitare che questo accada, bisognerebbe sottoscrivere un piano a pagamento.

Più semplicemente, tuttavia, si può rimediare ricollegandosi alla stessa riunione «troncata» da zoom, usando il medesimo link utilizzando inizialmente.

Non è necessario nemmeno, dunque, creare una nuova riunione e distribuire il nuovo link ai vecchi partecipanti.

Almeno al momento, è sufficiente «rientrare» con lo stesso link nella riunione precedente. In questo modo, si può riprendere il lavoro dopo pochi istanti.

Ovviamente, vale sempre la pena informare, all’inizio della riunione, tutti i partecipanti di tale eventualità, in modo che, alla caduta della connessione alla riunione, ognuno possa rientrare cliccando di nuovo sul link.

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Popclip e Zoiper: chiamare ogni numero visualizzato sul mac.

Chiamare col Voip

Personalmente trovo molto comodo telefonare direttamente dal mac, con indosso cuffia e microfono, tanto per le telefonate di lavoro devi sempre comunque consultare il computer oggigiorno, quindi tanto vale chiamare direttamente con quello, avendo le mani libere per poterlo usare e scartabellare quanto necessario.

Per chiamare dal computer, devi usare un sistema composto da un abbonamento ad un servizio VOIP più un client, cioè una applicazione per poter usare quel servizio appunto sul tuo mac, che nel mio caso è Zoiper, anche se sul mercato ne sono disponibili molte altre.

Pexels photo

Ovviamente questo tipo di telefonia offre anche molti altri vantaggi tra cui anche la possibilità di registrare le telefonate, quando può essere opportuno.

In questo quadro, oggi ti parlo di popclip, una utility per il mac, e di una estensione che riconosce i numeri di telefono visualizzati sullo schermo consentendoti di chiamarli immediatamente, facendo semplicemente clic destro con il mouse.

Popclip è una applicazione per mac, disponibile nello store, che estende la paletta di sistema con le azioni che puoi compiere sul testo che hai selezionato correntemente.

La uso da anni e la consiglio a tutti perché velocizza molte operazioni comuni nel quotidiano.

Sono disponibile numerose estensioni, che puoi visualizzare qui, con cui appunto estendere ciò che puoi fare con il testo selezionato.

Una di queste estensioni serve appunto per chiamare il numero di telefono visualizzato sul mac con l’applicazione predefinita di telefonia. L’estensione è questa e si chiama appunto «Call».

Estensione popclip Call

Come configurare il mac

Per installare l’estensione, è sufficiente fare clic su Download. Si aprirà la finestra riprodotta di seguito.

Download Call

 

Si può lasciare l’operazione di default e cliccare su OK.

L’estensione verrà installata.

A questo punto, bisogna andare a dire al Mac quale applicazione di telefonia di default utilizzare per le chiamate all’esterno.

Curiosamente, come avvertono gli stessi compilatori di popclip, questa operazione va fatta nelle preferenze di FaceTime e non in quelle di sistema.

Lancia FaceTime, una applicazione installata di default su ogni mac, e poi apri le Preferenze dal menu in alto a sinistra.

Ecco ad esempio le mie, in cui come puoi vedere era impostato di default Skype, che tuttavia non voglio utilizzare come programma per chiamare all’esterno.

Preferenze di Facetime

 

Per impostare Zoiper, o l’altro client che utilizzi per le chiamate voip, puoi semplicemente andare ad agire sulla tendina in basso «Default per le chiamate», selezionando appunto l’opzione che ti interessa.

Selezionando Zoiper

 

Come vedi, sono disponibili diverse opzioni.

Selezionando Zoiper e chiudendo, si potranno chiamare tutti i numeri visualizzati sul mac facendo direttamente clic su call, che apparirà dopo averli selezionati.

Conclusioni

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– contattami in privato per configurare il tuo mac per usare questo sistema tramite una sessione remota.

Errore «Apple non può verificare la presenza di malware».

Ti è mai capitato di installare un programma sul tuo mac, tentare di lanciarlo e trovarti di fronte una schermata come questa?

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Il messaggio di errore, come purtroppo spesso accade, è fuorviante, laddove sostiene che sia necessario «aggiornare il software».

In realtà non c’è nessun aggiornamento da fare, tant’è vero che questo errore appare anche dopo aver installato l’ultima versione di un determinato software, come in questo caso.

La realtà è che bisogna andare a «dire» al mac, nelle preferenze di sistema, che può tranquillamente lanciare il programma e che non c’è nessun problema di sicurezza.

Fatto questo, e fatto una volta sola, non ci sarà più bisogno di ripeterlo in futuro e il programma si lancerà ogni volta che si darà il relativo comando.

Ti faccio vedere quel che devi fare.

Apri le preferenze di sistema andando in alto a sinistra, nel menu di sistema, cliccando sulla mela.

Si apre questa schermata, che dovrebbe anche esserti familiare, essendo probabile che ti sia capitato di aprirla anche altre volte:

preferenze di sistema

 

Dentro a queste impostazioni, quella che devi selezionare è «sicurezza e privacy».

Per trovarla, puoi anche utilizzare l’apposita funzione di ricerca che trovi in alto a destra.

Una volta fatto clic sulla stessa, dovresti trovarti di fronte qualcosa del genere:

Sicurezza e privacy

Se non la dovessi vedere, assicurati di trovarti sulla scheda «Generali» e non, magari, su altre schede che dovessi aver aperto eventualmente in passato e sulle quali la scheda era «rimasta».

Se guardi l’ultima riga, c’è scritto che il programma che stavi tentando di aprire, nel mio caso «CleanMyMac X» è stato bloccato e, a destra, c’è finalmente il pulsante «apri comunque».

A questo punto, ovviamente, devi appunto cliccare su Apri comunque.

Non è però finita. Apple non rinuncia, anche qui, a mandarti un messaggio di errore completamente fuorviante:

Apri comunque

Anche qui ti dice che è «necessario aggiornare il software» ma non è vero niente. Addirittura ti chiede di «contattare lo sviluppatore» 😂😂😂

Tutte cose demenziali, che devi semplicemente ignorare, facendo clic su Apri.

In questo modo, il tuo software finalmente verrà lanciato.

Non sarà necessario procedere nuovamente a fare tutta questa procedura, da adesso in poi il software verrà lanciato automaticamente come qualsiasi altra applicazione. Sarà necessario solo in caso di successivi aggiornamenti dello stesso.

Messaggio da portare a casa.

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